Sapete una cosa? La SEO continuerà ad essere.
Perchè Bert e tutti i suoi amici Penguin, Panda, Colibrì - insomma GoogleZoo - il Mobile First Indexing così come il caro PageSpeed e tutte gli altri innumerevoli componenti dell'algoritmo più famoso del web continueranno a scansionare i vostri siti, leggerli, giudicarli, classificarli, penalizzarli … ma anche premiarli!
Quindi?
In questo periodo di lockdown nessuno può uscire di casa, ma molti dei vostri futuri potenziali clienti stanno sognando il loro prossimo viaggio, pensano al tempo che dovranno recuperare e a quando potranno nuovamente muoversi liberamente nel mondo, immaginando luoghi da visitare per lasciarsi alle spalle la tristezza e la tensione di questi giorni.
E fanno ricerche. E navigano le pagine dei risultati. E visitano siti...
Vero, leggere Analytics superficialmente demoralizza, il numero di queste visite è in rosso per tutti (da un minimo del -40% a un -75/80% ...). Ma non è questo che dovete prendere come riferimento.
In primis pensiamo a mantenere su buoni livelli la frequenza di rimbalzo, il numero di pagine viste e il tempo di permanenza sul sito: tutte metriche impattanti sul posizionamento.
Ma il famoso detto "Content is the King"?
Sfruttiamo questo momento anche per dedicarci ai contenuto del nostro sito: fermo restando che mediamente solo il 37% dei siti on line ricevono aggiornamenti costanti, spesso mi sento dire che non c'è il tempo per fare un 'content audit' almeno due volte all'anno, come è consigliato.
Ecco, ora il tempo c'è. Gli strumenti pure. Ve li mette a disposizione Google. Anche in quarantena (come sono buoni a Mountain View...)
E quali sono? Il già citato Google Analytics ma soprattutto Search Console. Qua potete (in realtà DOVETE) scoprire la esatte chiavi di ricerca digitate dagli utenti (non quelle che immaginate voi... quelle vere, e qua l'ego potrebbe prendere schiaffi, perchè scoprirete per cosa in realtà Google vi ritiene autorevoli e correlati ...) e di conseguenza capire come Google vi posiziona per queste! Non solo vi dirà le Impressions (visualizzazioni in Search Engine Result Pages) ma anche il Click Through: cioè mi vedono e son felice, ma quanti mi cliccano? Che se sono parecchi sono anche più felice, e magari converto ...
Bene.
Scoprirete che certe pagine hanno molte impressions ma pochi click, che altre hanno molti click ma non convertono. Sarà di conseguenza il caso di riguardare e correggere (o cercare almeno di migliorare) i Tag Title, gli Snippets, i PayOff - che io chiamo amichevolmente Battle Cries - le Call to Action ... la parte semantica... con la giusta tassonomia e formattazione del testo (lunghezza, h1, h2, paragrafi, internal/external linking...).
Studiate.
Anticipate i vostri competitors, fate benchmarks, fate retroingegneria. Fate analisi, fate prove.
Monitorate costantemente le tendenze, le richieste sono in fase di mutazione. Offrite soluzioni, fatevi vedere presenti e reattivi. Presidiate i social. Pensate a studiare offerte ora, sui servizi dove avete più margine di contribuzione, perchè i soldi saranno meno per un pò, la richieste formulate con parole 'economico' 'sconto' 'offerta' saranno numerose.
Prendete confidenza con il vostro sito (che non sapete quanto si sente solitamente solo e quanto ha bisogno di voi) e gli strumenti da sempre a vostra disposizione per aiutarlo a crescere. Fate programmazione, se non vi piace la parola piano editoriale: tenete presente che tutto questo finirà, quando e come non si sa, ma finirà. Non può piovere per sempre. Sarà banale dirlo, ma quando spunterà il sole se avete tenuto aperto l'ombrello, lo chiudete e belli asciutti ripartite. Altrimenti prima dovete aspettare di asciugarvi...
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Paolo Ramponi
dotFlorence Web Agency
Co-Founder Turismo Digitale
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