Google My Business per i Professionisti

Dicembre 23, 2020
Francesco Cattaneo

Quali vantaggi per il professionista?

È opportuno consolidare la propria presenza sul web attraverso la creazione e l'ottimizzazione di un profilo GMB per la Local SEO?

L’insieme delle attività collegate alla ottimizzazione sui motori di ricerca dei risultati locali (es. “Avvocato divorzista Firenze”, “Dentista Rossi Rovigo”) vengono chiamate in gergo Local SEO. In questo contesto, Google My Business è un servizio gratuito e di semplice utilizzabilità fornito da Google per segnalare la presenza di una determinata attività sul territorio (e quindi anche di una specifica attività). 

Per coloro che non ne hanno mai sentito parlare, invece, basterà un’immagine per capire di che cosa stiamo parlando: 

Nello specifico un Local Pack che mostra le 3 migliori schede GMB.

Attraverso questa applicazione, dunque, il professionsta è in grado di fornire le seguenti informazioni:

  • L’indirizzo dello studio (comprese le indicazioni stradali integrate con Google Maps)
  • Il suo contatto telefonico (rendendo così estremamente facile il contatto con il potenziale cliente)
  • Il collegamento al suo sito web (la cui presenza, oggi, dovrebbe darsi per scontata)
  • Gli orari di apertura e di chiusura
  • Ulteriori informazioni sullo studio e sulle proprie aree di competenza (per questo è previsto uno spazio da riempire con un massimo di 750 caratteri)
  • Le foto (!) del professionista e dello studio

Fornendo queste informazioni, infatti, il potenziale cliente che cerchi su Google il nome del professionista o della sua attività troverà sicuramente quello che cerca e, così, potrà:

  • senz’altro procedere al contatto;

oppure

  • andare sul sito web del professionista per verificare se questi possiede o meno le competenze richieste (si pensi al caso classico del potenziale cliente arrivato con il passaparola).

Attraverso il proprio profilo GMB, infine, sarà possibile:

  • Gestire le recensioni
  • Controllare le statistiche:
    • numero di telefonate ricevute
    • numero di accessi al sito
    • parole chiave che hanno condotto un potenziale cliente alla vostra scheda

Come fare per creare un profilo GMB?

Per poter usufruire dei servizi offerti da Google My Business è necessario accedere con l’account Google (Gmail) del professionista o della sua attività. Qualora questo non esistesse nessun problema: è possibile crearlo gratuitamente.

Completata la registrazione e inserite le informazioni richieste, Google procederà a verificare che l’indirizzo sia quello corretto e, per farlo, provvederà all’invio di una “cartolina”, nella quale sarà contenuto un codice numerico di cinque cifre.

Una volta arrivato il codice di verifica, questo andrà inserito accedendo al proprio profilo GMB per completare l’attivazione della scheda.

E se Google ha già creato il mio profilo GMB?

Prima di procedere con la registrazione di una nuova scheda GMB, occorre verificare che Google non abbia già creato il vostro profilo di sua iniziativa. Potrebbe apparire strano, ma Google ha tutto l’interesse (e le informazioni!!) per farlo, in quanto è suo primario interesse quello di fornire risposte utili a chi lo utilizza.

Se la scheda dovesse già esistere, nessuna paura, sarà possibile validarla e sistemare tutte le informazioni.

In questo caso, in particolare, vista anche la grave situazione sanitaria causata dalla pandemia da COVID-19, per validare il profilo basterà una telefonata o un’e-mail a seconda delle informazioni già in possesso di Google.

Per fare un esempio: se Google ha già creato la vostra scheda inserendo il numero di telefono, il codice di verifica vi sarà (in diretta) comunicato per telefono da Google.

Conclusioni

Come si è avuto modo di vedere, la creazione di un profilo GMB comporta numerosi vantaggi per il professionista.

Questa attività, tuttavia, non è da sola in grado di sostituire un piano di comunicazione integrato, realizzato con una Web Agency, il quale preveda, tra gli altri:

  • la realizzazione di un sito web che valorizzi le specifiche competenze dello studio (magari integrato con un solido progetto SEO) 
  • la creazione di un blog e di un piano editoriale ideato per fornire contenuti sempre aggiornati ed utili per i potenziali clienti
  • una newsletter, per comunicare aggiornamenti e notizie
  • l’utilizzo dei social network: non di tutti ovviamente, ma di quelli più adatti (si pensi a LinkedIn, ma non solo) a trasmettere i contenuti del sito ed a raggiungere i potenziali clienti.

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