L'arrivo di Internet nel panorama dei Media ha rappresentato un salto di qualita' impressionante in termini di rapidita' della comunicazione, di abbattimento dei costi, di globalizzazione, di democratizzazione, etc.
Meno nota e meno pubblicizzata e' invece un'altra caratteristica di questo mezzo di comunicazione, ovvero l'annullamento del cosiddetto "Diritto all'oblio", cioe' il diritto di ogni cittadino (che sia colpito da un qualsiasi provvedimento giuridico) di non vedere collegato per sempre online il proprio nome con un reato o un fatto del passato (per cui uno possa essere stato condannato o anche semplicemente giudicato)
Finche' esistevano solo i tradizionali mezzi di comunicazione (giornali cartacei, televisione, radio) una qualunque notizia di reato che riguardasse un privato cittadino aveva - fisiologicamente - una vita breve (un giorno, una settimana, un mese, qualche mese - a seconda della gravita' del fatto o del reato) ma poi inevitabilmente la notizia veniva inghiottita dal mare di altre notizie concedendo al cittadino (accusato, processato, condannato, assolto, prescritto) il cosiddetto diritto all'oblio.
Dopo pochi mesi ( o qualche anno), in generale nessuno avrebbe piu' associato il nome della persona al fatto o al reato in modo semplice e automatico (se non accedendo volontariamente al casellario giudiziario della persona)

Inutile dire che questo rappresenta una chiara violazione di un diritto ( e' da considerarsi infatti come inaccettabile pena accessoria anche nel caso uno sia stato condannato e abbia magari completamente scontato la propria pena e/o sia stato giuridicamente riabilitato. E certamente lo e' in modo ancora piu' palese nel caso in cui la persona o l'azienda sia stata completamente scagionata dal reato!).
Dal momento che negli ultimi mesi ci e' stato richiesto da varie persone fisiche e da varie aziende di "ripulire" la propria reputazione online (cosiddetta operazione di online reputation management) abbiamo deciso di pubblicare questo articolo per portare all'attenzione pubblica questo problema e per dare dei consigli a chiunque si trovi in questa situazione.
Naturalmente se volete una consulenza personalizzata potete contattarci in ogni momento a info@dotflorence.com, saremo lieti di aiutarvi ove possibile, a risolvere questo problema che deve essere considerato una vera e propria pena accessoria non definita in modo chiaro ne' dal codice penale ne' dal codice civile.
Ecco di seguito gli steps di una possibile strategia da seguire (ma ne possiamo anche studiare altre piu' personalizzate a seconda dei casi):
OBIETTIVO MINIMO: Far scivolare articoli negativi almeno in terza pagina di google/bing e contemporaneamente fornire tutte le info necessarie sul nostro conto nelle prime due pagine di risultati.
4) aggiornamento profilo linkedin (consulenza, attivazione, indicizzazione)
5) pubblicazione/indicizzazione articoli su blog network dotFlorence (blog.dotflorence.com + i-
5bis) Individuare siti, blog, portali in Italia e all'estero dove pubblicare articoli online (riviste online specializzate, blog settore di riferimento, etc
6) Realizzazione/Indicizzazione/
b) Creare e indicizzare Canale Youtube personalizzato (con video di conferenze, interventi, interviste, eventuali spot, etc..)
c) Creare/indicizzare Account Facebook e Twitter in modo professionale
COSTO TOTALE AZIONE COMBINATA REPUTATION WASHING:
Il costo di questa strategia varia naturalmente da caso a caso. Noi riteniamo che sia importante legare almeno il 40% del costo al conseguimento del risultato (ad es.: scivolamento articoli negativi in terza/quarta pagina di google, eliminazione articoli negativi, etc.)
Ph. + 39 055 36 21 81
Mob + 39 320 29 89 613
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