La 7° protagonista della nostra rubrica è Federica Ianniciello, imprenditrice agricola di “Casa Podere Monti”. Durante i nostri Dotflorence Lab abbiamo spesso preso ad esempio un video di Casa Podere Monti, girato ben tre anni fa, ma che regala sempre emozioni allo stato puro!
Federica è una giovane mamma con le idee chiare e la passione nel sangue, che ha saputo reagire in modo resiliente ed efficace alla crisi momentanea.
Ecco le sue risposte in forma integrale, buona lettura!
1. Presentati come all’Anagrafe: nome, cognome, luogo e data di nascita …
Sono Federica, ho 34 anni e sono nata a Poggibonsi in provincia di Siena ma vivo a Casole d'Elsa (il mio adorato paese) da tutta la vita.
2. Presentati come imprenditrice e raccontaci la tua ‘impresa’.
Sono un'imprenditrice agricola con un lunghissimo periodo di "praticantato alle spalle". Quando avevo solo 5 anni i miei genitori hanno deciso di ristrutturare il nostro casale ed entrare già nel lontano 1991 nel mondo del turismo che in quegli anni era in forte ascesa. In pratica sono cresciuta in mezzo a turisti provenienti da tutto il mondo e questo ha influenzato e 'dirottato' anche i miei studi, avendo in mente di portare avanti il progetto della mia famiglia; ho fatto il liceo linguistico e alcune esperienze all'estero sempre per ottimizzare le lingue straniere (soggiorni in famiglie straniere). All'università ho studiato giurisprudenza ma poi ho capito a metà percorso che era meglio approfondire le lingue e il mondo del turismo tramite delle esperienze in altre strutture sempre nella nostra zona.
3. Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più della tua passione/lavoro?
Innanzi tutto Podere Monti è la mia casa e la mia creatura. Potrei dire che vederla crescere e prosperare, riscuotendo un grande entusiasmo da parte dei nostri ospiti mi riempie di soddisfazione. Quindi potrei dire che la cura del podere stesso (e ne richiede tanta!) mi appassiona moltissimo, a cui si aggiunge il mio spiccato interesse a incontrare sempre persone nuove.
4. Ci sono degli aspetti che ti piacciono di meno?
Sicuramente la burocrazia che regolarmente va sbrigata e l'attuazione di certe normative che riguardano il mondo dell'ospitalità ma che spesso poco si adattano in pratica ad un ambiente rurale come il mio.
5. Racconta, a grandi linee, una tua giornata tipo prima e dopo il coronavirus.
Nel mio "prima" non esisteva propriamente una giornata tipo a causa del mio ruolo multitasking qui in azienda. In certe giornate spaziavo dalla pulizia degli alloggi all'accoglienza degli ospiti, in altre mi dedicavo interamente alle cooking classes, in altre ancora al lavoro di back office, gestione delle prenotazioni, cura del giardino, ecc... Nel mio "dopo" ancora non esiste una giornata tipo (complice anche l'arrivo del nostro primo figlio che ha movimentato ancora di più la situazione!) ma ovviamente tutte le attività legate all'accoglienza sono cessate. Sia io che la mia famiglia ci dedichiamo ancora a tempo pieno alla cura del podere che ci prende sempre molto tempo e che penso sinceramente ci abbia salvati. Il poter godere di ampi spazi all'aperto (12 ettari tra coltivazioni e bosco) ci ha permesso di soffrire un po' di meno il distanziamento sociale e conservare una piccola libertà che a molti invece è negata. All'interno della giornata cerco sempre di ritagliarmi qualche ora per poter portare avanti il lavoro di ufficio e mantenermi informata per cercare di essere il più pronti possibile quando ripartiremo.
6. Che cosa è successo durante questo periodo? Quante cancellazioni hai ricevuto?
Beh…intorno alla metà di Marzo sono iniziate a fioccare cancellazioni, una dietro l'altra. Il ritmo è stato lento ma costante (le persone aspettavano il più possibile per capire cosa stesse succedendo). Ad ora ho ricevuto circa il 70% di cancellazioni (ancora resiste qualcosa tra Luglio e Ottobre).
7. Come hai affrontato il primo momento della crisi?
Dunque, ho cercato di capire cosa potevo aspettarmi e ho riflettuto a lungo proprio sul come gestire le cancellazioni e i rapporti con i clienti. Partendo dal presupposto che il 68% delle prenotazioni erano dirette, ho tentato di instaurare un dialogo con ciascun cliente, offrendo la possibilità di riprogrammare la loro vacanza in un secondo momento oppure di ottenere un buono corrispondente al valore dell'acconto da sfruttare nel corso delle stagioni 2021 e 2022. Devo dire che oltre la metà di loro è stata disponibile e ha accettato di buon grado. Al contrario ho riscontrato che i clienti che avevano prenotato sulle OTA hanno inviato la cancellazione secca senza pensarci due volte. Posso dire quindi che nel nostro caso, la parte di prenotazioni dirette ha fatto la differenza.
8. Guardando sul sito ho visto che hai aggiunto la parola ‘sanificazione’; che cosa vuol dire propriamente e quale tipo di investimento hai fatto?
Conclusasi questa turbolenta fase iniziale mi sono chiesta cosa potevo fare per la mia azienda in prospettiva di una ripartenza più o meno vicina. In primis ho pensato che parlare dell'igiene e della pulizia avrebbe rassicurato i futuri ospiti e questo era il primo passo da fare. Attualmente non esiste una procedura dettagliata ufficiale per le locazioni turistiche che ci dice cosa fare esattamente, per questo mi sono documentata rivolgendomi a ditte specializzate nella disinfezione di ambienti, all'impresa che si occupa della sicurezza in azienda e infine procurandomi materiale che, in materia di accoglienza sicura, ha diffuso la Federalberghi. Da tutto ciò ho ricavato quelle che sono delle misure di prevenzione idonee a mettere noi e i nostri ospiti in sicurezza e tra queste appunto c'è la sanificazione dell'aria.
Per mantenere un livello di igiene adeguato, non c’è di meglio che pulire con cura le superfici e gli accessori, ma soprattutto bisogna eliminare i microrganismi e i batteri dall’aria che si respira all’interno della stanza. Ci sono varie soluzioni in commercio e noi abbiamo optato per un prodotto germicida che garantisce un'elevatissima azione disinfettante con un ampio spettro tramite la nebulizzazione. La procedura è piuttosto lunga perché il prodotto in sé necessita di un certo tempo per entrare in azione, dopodiché è indispensabile areare i locali, ma sinceramente mi pare ne valga la pena. Per rendere partecipi di tutto ciò i nostri futuri ospiti ho dedicato una sezione del nostro sito alle misure straordinarie anti-covid che abbiamo adottato.
9. Hai anche delle pagine social? Se sì, le hai aggiornate con argomenti inerenti al momento attuale?
Ecco, questo è stato insieme alle misure di sicurezza il mio secondo pensiero…aggiornare o non aggiornare il mio pubblico? Ho delle pagine social ormai da 3 anni e proprio causa covid ho interrotto la pubblicazione di contenuti. Però questa situazione non mi faceva stare bene… mi chiedevo: cosa penseranno le persone che seguivano regolarmente Casa Podere Monti? Allora ho deciso: non c'è niente di male a raccontare il momento attuale.
Ovviamente io parlo della mia realtà e del luogo in cui vivo. Ci tenevo a far vedere che nonostante tutto stiamo reagendo e che siamo pronti a ripartire con tutte le nostre energie non appena tutto questo sarà finito.
Il mio primo post dopo una lunga pausa ha avuto su Instagram una reazione di pubblico inaspettata. In molti hanno interagito con entusiasmo e quindi ho capito che era la strada giusta da percorrere.
10. Ti sei cimentata in nuove imprese o in nuove attività?
Come dicevo prima le cose da fare tra azienda e famiglia sono tante ma adesso, complice la presenza a tempo pieno del mio compagno a casa, ho avuto la possibilità di mettere in atto alcune idee che mi ronzavano in testa da tempo. In primis mi sono dedicata allo studio delle farine (questa oscura materia) che mi pareva così complicata (e lo è!) ma allo stesso tempo affascinante.
Per giorni ho letto delle qualità delle farine, dalle più raffinate ai grani antichi e poi ho deciso di mettere le mani in pasta. Ho ordinato presso un mulino locale più di 30 Kg di farine (semola, integrale, farro, ecc.) e ho cominciato a cimentarmi nell'ars panis che ho scoperto di adorare. Ho in mente di approfondire, avvalendomi in futuro anche di corsi specializzati per cominciare a inserire nuove preparazioni da proporre nelle cooking classes qui in Agriturismo.
11. Hai fatto dei lavori di ristrutturazione o hai approfittato del momento per sistemare qualcosa? Tra l’altro al momento ci sono degli sgravi fiscali consistenti …
Come ogni anno affrontiamo i lavori di ristrutturazione e migliorie varie tra Gennaio e Febbraio. Quindi posso dire che eravamo già pronti a ripartire per la stagione quando si è diffuso il contagio.
12. Se lavori con le OTA tipo Airbnb hai ricevuto supporto o linee guida?
L'agenzia online con cui lavoriamo maggiormente è Homeaway e sinceramente, salvo qualche mail informativa o motivazionale non ho riscontrato grande supporto. Addirittura impossibili da raggiungere anche telefonicamente. Lavoro solo marginalmente con Airbnb ma devo dire che ho notato una politica completamente differente di sopporto/guida e nel mese di Aprile abbiamo ricevuto proprio da questa OTA un piccolo indennizzo del 25% sulle penalità a cui avremmo avuto diritto in circostanze normali. Nel nostro caso la cifra è piccola ma ho apprezzato molto.
13. Hai ricevuto messaggi dai tuoi guests oppure dalle persone che lavorano nello stesso settore?
Che dire, questo è stato l'aspetto che mi ha davvero toccata di più di tutta questa vicenda. In moltissimi (non si contano) mi hanno contattato per sapere se stessimo bene e rammentandoci di come portino nel cuore i ricordi legati a me, alla mia famiglia e ai momenti spesi a Casa Podere Monti. Questo mi ha confermato ancora una volta che l'aspetto umano nel mio lavoro è una parte fondamentale e che non si vive di solo pane.
14. Parlando del tasso di occupazione in una stagione normale puoi indicarmi una percentuale di riferimento e in vista di una riapertura come pensi di organizzare la tua attività?
Negli ultimi anni le nostre presenze si confermavano con un 30% U.K., 30% Germania, 20% NL, 10% USA e il restante 10% tra Francia, Belgio, Australia, Nuova Zelanda.
Sicuramente continuerò ad aggiornarmi in tema di sanificazione per trovare soluzioni anche a quegli aspetti totalmente privi di una regolamentazione (vedi piscina, spazi esterni comuni ecc..) e poi in previsione di una riapertura cercare di avvicinarmi il più possibile con una proposta coerente al nuovo turismo di prossimità che sarà senz'altro il primo a ripartire.
15. Pensi che a Fase 2 seguirà una Fase 3 e che il turismo, con tutte le sue varianti, tornerà ad essere un’attività dominante nella nostra città e nel nostro Paese?
Non c'è una Fase 2 senza una Fase 3…questo è naturale. Io mi immagino un lento progredire verso un'ambita normalità che dovremo sudarci…questo è sicuro. Ma sono sicura anche del fatto che l'Italia è l'Italia e che ha troppo da offrire in termini di patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico. Per questo ho buone speranze che torneremo ad essere tra le prime nazioni al mondo per visite turistiche.
Approfittate della Fase 2 e di una permanenza ancora molto legata al luogo di casa, per approfondire le vostre conoscenze del web marketing per il turismo extra-albeghiero con il team di Turismo Digitale! Partecipate ai prossimi webinar gratuiti in diretta su Facebook insieme a Marco de la Pierre, Paolo Ramponi, Alessandra Andreani, Marco Boni, Marco Nicosia e Luca Parri!
by Alessandra Andreani
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