Due chiacchiere con …Laura Rontani, l’Ancora della salvezza!

Maggio 22, 2020
Alessandra Andreani

Torniamo fuori città, per la precisione 20 km da Firenze e 40 km da Siena, per andare a fare due chiacchiere con la nona protagonista della nostra rubrica: Laura Rontani, imprenditrice e proprietaria di Ancora del Chianti Bed & Breakfast e Art Yoga Retreat in Tuscany ma non solo ….
Ecco le risposte di Laura in forma integrale, buona lettura!
Ancora del Chianti1. Presentati con le tue generalità (nome cognome, età, luogo di nascita)
Laura Rontani nata a Firenze 49 anni fa e ho vissuto nell’immediata periferia fiorentina in campagna, prima di trasferirmi in città dopo gli studi.
2.Presenta la tua impresa/struttura/missione/ecc.
L’Ancora del Chianti nasce 20 anni fa quando dalla città mi trasferisco in campagna sulle colline intorno a Greve in Chianti insieme al mio compagno. La proprietà e i campi erano abbandonati da diversi anni: così da subito ci dedichiamo alla ristrutturazione della casa principale, l’oliveta e alla vigna con grande energia ad entusiasmo. Una volta pronti con le prime camere, il progetto è passato completamente nelle mie mani mentre il mio compagno intraprende un suo percorso lavorativo al di fuori dell’azienda legato a sviluppo locale e sostenibilità ambientale e cura la vigna e l’oliveta nel tempo libero.
Nel tempo, insieme all’arrivo di 2 pargoli, sono stati riconvertiti anche i 2 fienili e realizzato il giardino: adesso il bed & breakfast dispone di 8 camere totali con una sala per eventi, meeting, soggiorni d’arte e ritiri yoga e…. in famiglia siamo in 4: un bel correre!!! In questi 20 anni, tanti ospiti da tutto il mondo sono venuti a trovarci e molti di loro tornano ogni anno. Per loro e per la nostra famiglia abbiamo voluto creare un ambiente accogliente e semplice dove vivere un’esperienza serena, scoprire le bellezze del territorio, seguire le proprie passioni, rigenerarsi e ritrovare se stessi nella natura e nel silenzio.
3.Perché hai deciso di fare questo lavoro?
Tutta colpa (o merito) di una vacanza in un paese lontano...Da sempre ho coltivato la passione per l’ospitalità, i viaggi e le lingue straniere ma mai avrei immaginato che tutto questo potesse diventare un lavoro! Già dal 1992 ho avuto la possibilità di viaggiare spesso grazie a scambi casa e scambi ospitalità – campionessa di sharing economy della prima ora! - poi con una laurea in economia e commercio e 4 lingue, inizio il mio percorso lavorativo prima nel commerciale estero della Richard Ginori e poi nelle vendite di un hotel 5 stelle lusso di Firenze.
Ancora del ChiantiMa è durante un viaggio zaino in spalla in un paese esotico che mi ritrovo a proporre al mio compagno una pazzia: mollare tutto e iniziare un’avventura insieme in campagna, stravolgendo completamente le nostre abitudini cittadine e soprattutto per me anche lavorative - dalle stelle alle stalle sul serio! – per dedicarmi a una attività tutta mia che permettesse di restare in contatto con una dimensione internazionale, vicina ai nostri valori di accoglienza e autenticità, dove poter esprimere e condividere le nostre passioni: natura, arte, sostenibilità.
4.Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?
Ci sono tanti aspetti che mi piacciono del mio lavoro......innanzitutto il rapporto con l’ospite – dal primo contatto mail o telefonico al ...suo ritorno all’Ancora, la parte creativa – la ricerca continua di ciò che può migliorare l’attuale spinge a entrare in contatto con mondi nuovi e imparare nuove abilità - e la possibilità di trascorrere momenti speciali di condivisione - soprattutto da quando abbiamo la sala e ospitiamo gruppi che soggiornano per corsi intensivi di pittura, meditazione, yoga, etc. ho spesso il piacere di dipingere o partecipare alla pratica mattutina insieme a loro: momenti davvero gratificanti di autentica condivisione.

5.Quali sono gli aspetti che ti piacciono di meno?
Odio la burocrazia!
6.Racconta una tua giornata tipo prima e dopo coronavirus.
PRIMA: sveglia alle 6,00 e il mio tempo dedicato (felicemente) agli altri era dedicato al fare e al creare anche esperienze per i miei ospiti, ADESSO è “salviamo il salvabile”.
7.In base al tasso di occupazione che tipo di clientela avevi? La nazionalità e la tipologia
Individuale 60% e gruppi 40% soprattutto per eventi, ritiri yoga e soggiorni d’arte. Italiani intorno al 20% Nord Europa (35%), Francia e Svizzera (10%) e Nord America (30%). Residuale le altre nazionalità.
Ancora del Chianti8.Che cosa è successo durante questo periodo?
È successa una cosa molto semplice: si è azzerato tutto! Per fortuna molte prenotazioni e gruppi sono stati rimandati all’anno prossimo. Per il resto non so se e quanto potremo recuperare...
9.Quante cancellazioni hai ricevuto?
Al momento 95% ma sotto data vedrai..
10.Come hai affrontato il primo momento della crisi? Sangue freddo e senso pratico.
11.Elenca 3 cose nuove che hai fatto e 3 che ti piacerebbe imparare.
Per cominciare ho fatto dei corsi di formazione e di crescita personale, ho ricominciato a cucire borse in tessuto e ho esercitato la pazienza con accettazione. Vorrei imparare l’uso dei social applicato al marketing, la potatura dei limoni e magari essere un po’ più fatalista.
12.Hai approfittato di questo periodo per fare dei lavori di ristrutturazione o altre attività? 
Per le camere facciamo manutenzione continua. Piuttosto ho avuto tempo di occuparmi a fondo del giardino facendo dei piccoli cambiamenti, piantando 9 alberi da frutto e creando un bellissimo orto insieme alla famiglia.
13.Ti senti supportato dalle OTA di riferimento?
Ho iniziato a lavorare con le OTA solo dall’anno scorso e quindi in questa vicenda hanno avuto per me un ruolo assolutamente marginale.
Le mie prenotazioni provengono dal sito dove è possibile instaurare più facilmente un rapporto diretto con i clienti e che oggi mi ha permesso di salvare appunto il ‘salvabile’.
14.Hai avuto supporto dai tuoi clienti o da altre persone?
Si molto, soprattutto le prime settimane, ho ricevuto tante mail e telefonate per accertarsi che stessimo tutti bene e qualcuno, vista la situazione, ha rinunciato al rimborso dovuto, preferendo tenere il credito per un prossimo soggiorno.
15.Quali sono i social che usi di più? Hai un piano editoriale a cui fare riferimento?
Uso Facebook e Instagram e seguo un piano editoriale basato soprattutto sulla mia offerta turistica. Non sono una professionista del settore ma cerco di essere coerente e in linea con la mia UVP (unique value proposition) …
16.Hai pensato di modificarlo con gli argomenti più inerenti al momento contingente?
Sinceramente no, ho preferito saltare questo tipo di comunicazione in attesa di capire se e come apriremo quest’anno.
17.Pensi che il turismo tornerà ad essere un’attività dominante nel nostro Paese?  Si, per forza altrimenti siamo fritti 😉 Ma ci vorrà tempo...molto tempo...
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by Alessandra Andreani


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