(Articolo di Marco de la Pierre :: Responsabile Comunicazione & Marketing DotFlorence Srl e Docente di Teoria e Tecnica dei Nuovi Media presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze)
Viviamo ormai in un mondo sempre più connesso.
Alla fine del 2000 360 milioni di persone - concentrate soprattutto nei paesi ricchi - utilizzavano Internet.
Oggi sono 2 miliardi, dal Brasile all'India, dalla Cina al Sudafrica, dalla Russia alla Turchia.
Un piccolo produttore delle montagne del Punjab può conoscere in ogni momento, in tempo reale il prezzo del Curry o del the a livello nazionale e uno studente cinese della Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang può seguire a distanza le lezioni di inglese tenute dai migliori professori universitari di Shangai.
Il Web è ormai entrato nelle nostre vite, ha distrutto vecchie professioni (si pensi ai negozi di dischi o, nel prossimo futuro alle catene di noleggio DVD e alle tipografie specializzate nella stampa dei giornali..) e ne ha inventate di nuove (Web Designer, esperti SEO, programmatori, esperti sicurezza reti, etc ).
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2011 un mondo sempre più connesso...
Il Web sta condannando i media (dai giornali alla televisione, dalle case editrici alle radio...) ad una rapidissima ed epocale trasformazione.
Solo 10 anni fa l'idea di un quotidiano scaricabile su un tablet (I-Pad di Apple, Galaxy di Samsung, etc) poteva essere considerata come la sana follia di un ricercatore universitario.
Oggi posso leggere dopo cena, comodamente seduto sul sofà del mio appartamento di New York o di San Francisco la Gazzetta dello Sport (o la Repubblica, il Corriere...) del giorno dopo.
E il mio giornale (il cui abbonamento costa pochi Euro al mese) è ormai costantemente aggiornato con gli ultimi valori della Borsa, con le "Breaking News" dal mondo o con i commenti in tempo reale delle partite che mi interessano. Il giornale è integrato da commenti video e audio ed è adesso possibile partecipare alla vita della redazione inviando commenti, scrivendo al giornalista autore del pezzo, rispondendo a ricerche o sondaggi, inviando articoli sugli argomenti trattati (secondo il principio del citizen journalism).
E' l'intero mondo digitale che ci attraversa.
Da Internet posso comprare o noleggiare un video, scaricare l'ultima compilation della mia band preferita, videochiamare (gratis!) l'altra parte del mondo, acquistare un viaggio lastminute, sapere se intorno a me ci sono banche, poste, alberghi o se in quel preciso momento nella città o nella regione che sto visitando c'è qualcuno che conosco e che magari vorrei incontrare (Digital Serendipity possibile solo grazie a social network quali Facebook, Foursquare, etc...)
E' possibile informarsi, qui, ora e soprattutto ovunque.
E se tutto questo e' successo nei primi 10 anni del III Millennio viene da domandarsi quali rivoluzioni ci aspettino da oggi al 2020.
Liu Xiaobo, premio Nobel per la Pace nel 2010, ha detto che Internet è un dono del cielo alla Cina.
Ci permettiamo di aggiungere che Internet è davvero un dono per l'intera umanità.
(Articolo di Marco de la Pierre :: Responsabile Comunicazione & Marketing DotFlorence Srl e Docente di Teoria e Tecnica dei Nuovi Media presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze)