Autenticità e Semplicità, protagonisti dello storytelling e di una comunicazione digitale attuale
Giovedì 5 Novembre, in diretta Facebook, si è svolto l’ultimo webinar di Turismo Digitale promosso da dotFlorence, Full Price e Riprese Firenze dal titolo: The Florentine e IoAmoFirenze, Social Media, Resilienza e Futuro della comunicazione.
Dopo una breve introduzione i due ospiti, Elena Farinelli di IoAmoFirenze, blogger ma soprattutto consulente e docente di web marketing, mamma e imprenditrice e Marco Badiani, ‘immedesimatore’ e visual thinker (come ama definirsi su LinkedIN) fotografo e direttore di The Florentine, ci hanno parlato delle loro attività, come hanno iniziato e come hanno costruito la community di followers che li segue e li sostiene.
Gli argomenti principali, emersi durante il webinar, sono stati il senso dell’impegno, la creatività, la costanza affiancati da altrettanti concetti chiave come autenticità e genuinità, il tutto sapientemente diretto da ingegno e storytelling.
Nita Tucker e le origini di The Florentine, Io Amo Firenze, blog e social a 360°
Marco Badiani ci ha ricordato le origini di The Florentine che nasce dalla domanda, o meglio dall’esigenza di una signora americana, Nita Tucker, che desiderava conoscere le notizie riguardanti Firenze e non parlando l’italiano non sapeva come recuperarle. Ecco che da una reale necessità nasce The Florentine con l’intento di dare informazioni e dare valore alle tante realtà fiorentine. Il giornale in breve diventa un must non solo per gli anglofoni, ma anche per noi fiorentini e online viene letto soprattutto da newyorkesi e londinesi che vogliono rimanere aggiornati sulle informazioni riguardanti Firenze;
Elena Farinelli ci introduce nel magico mondo del blog e ci racconta delle sue origini di IoAmoFirenze. Nasce nel 2006 come un vero diario personale dove Elena racconta la ‘sua’ Firenze: le discoteche, gli aperitivi e soprattutto i ristoranti, le trattorie, i locali; per 10 anni ha scritto tutti i giorni (tutti i giorni!) recensendo più di 500 ristoranti.
Negli ultimi anni ha spostato la sua attività sui social, soprattutto Instagram, ma l’eredità del blog le è rimasta e le è stata utile proprio per comprendere meglio come ragionano le persone e come cercano le informazioni. Lo storytelling, cioè il raccontare una storia o meglio un’esperienza permettono di avvicinarsi alle persone e ai loro desideri.
La visibilità non si ottiene con pochi post o con qualche articolo ma lavorando sodo, impegnandosi tutti i giorni con impegno, passione e creatività; lo sa bene, Marco de la Pierre, a cui sono venuti addirittura i capelli grigi (lo ha detto la Farinelli!) e che ripete da anni, in tutti i Lab e adesso in tutti i webinar, questi stessi concetti!
Quale deve essere il ruolo dei social in generale per le strutture ricettive e quale in questo particolare momento?
In merito alla comunicazione visual, foto e video, come devono essere organizzati?
Parlando di IG e parlando di testo quale deve essere il ruolo di caption e quello degli hashtag?
Marco Badiani ci racconta che ha un’agenzia di comunicazione e affianca diverse strutture ricettive collaborando soprattutto per la creazione e organizzazione dei contenuti. Si possono organizzare le informazioni o creare delle mini guida su ristoranti e locali scegliendo un proprio format ma i fattori determinanti restano la sincerità, la freschezza, la genuinità con cui gli articoli e le info vengono redatti. Un altro elemento da tenere in forte considerazione è la semplicità nel senso di scrivere o parlare di cose semplici, che a noi risultano scontate ma che per il pubblico internazionale rappresentano la nostra ‘italianità’ e di conseguenza la nostra autenticità; a questo proposito uno degli articoli più letti di The Florentine è stato quello dedicato alla bistecca alla fiorentina.
Molti si informano prima di fare un viaggio e trovano facilmente contenuti relativi alle bellezze artistiche, alle attività da fare e anche ai piatti tipici e naturalmente la bistecca alla fiorentina è tra questi ma proprio il gran numero di informazioni può determinare confusione e incertezza;
trovare quindi un video, una story su Instagram o articolo corredato da immagini e da un testo coinvolgente possono orientare la scelta e fare la differenza.
Anche Elena ci racconta che segue diverse strutture ricettive affiancandoli per un certo periodo e fornendo loro ‘la cassetta degli attrezzi’; prima regola creare un buon piano editoriale, quindi organizzare i contenuti secondo uno schema per dare ordine e priorità agli argomenti e non arrivare all’ultimo momento con il post da fare! Sfruttare gli UGC (user generated content) ovvero i contenuti prodotti dagli altri e (previa autorizzazione) ripostarli, riutilizzarli proprio perché non sempre si ha la possibilità di creare un contenuto e, sempre in questa direzione, utilizzare anche i contenuti degli influencer, scegliendo qualcuno disposto a scrivere sulla tua struttura, sui tuoi servizi o sui tuoi prodotti, ma dal suo punto di vista e ricondividendolo. Elena ci suggerisce quindi una strategia volta a sfruttare sia le risorse interne (creando un blog per esempio o una pagina social che parli della vita e della routine quotidiana) sia le risorse esterne arricchendo tramite gli UGC o gli influencer.
Emozioni, autenticità, dare voce e valore alle caratteristiche, ai dettagli (non solo la piscina), mettersi in prima persona davanti l’obiettivo sono gli ingredienti fondamentali per scrivere un buon articolo, creare un post, girare un piccolo video e per creare un ponte di comunicazione non solo verso coloro che hanno già scelto la vostra struttura per trascorrere le proprie vacanze ma verso coloro che ancora non vi conoscono, coloro che stanno cercando, coloro che rimangono sorpresi da ciò che vedono, che leggono e si emozionano perché vorrebbero già essere lì.
Best practices, hashtag world & consigli per sopravvivere al momento attuale
Ecco ma in pratica chi si trova oggi sui social e vuole avere qualche dritta su come organizzare la propria comunicazione, soprattutto in merito al testo da aggiungere alle immagini o all’uso degli hashtag, da dove iniziare?
Consapevoli del fatto che non potevamo analizzare anni di competenza ed esperienza sul campo in un'ora o poco più e abbiamo cercato di dare voce alle richieste del pubblico per dare delle informazioni utili e degli spunti da prendere in considerazione; Marco Badiani ha ricordato l'importanza di inserire gli hashtag di localizzazione (se siamo a Firenze è giusto inserire #Firenze) mentre se ci sono delle parole particolari di inserirle nel testo che accompagna il post piuttosto che nella lista degli hashtag; ancora, ha ribadito la buona abitudine di taggare le altre realtà coinvolte o quelle territoriali, soprattutto se siamo in una realtà piccola piuttosto che in una città.
Elena esordisce con una spiegazione sulla caption, ovvero il testo che accompagna il post, ricordando che adesso la tendenza è quella di scrivere di più, naturalmente organizzando il contenuto in paragrafi e seguendo un po’ le regole del seo copywriting (Paolo Ramponi lo spiegherebbe sicuramente meglio!) ovvero della piramide rovesciata, nel primo paragrafo concentrare la spiegazione dell’argomento mentre nel secondo e nel terzo continuare, aggiungendo anche altre informazioni, in modo da rendere fruibile e leggibile il post. Per quanto concerne gli hashtag è bene aggiungere quelli della geolocalizzazione, quelli legati alla struttura (B&B, hotel, Agriturismo, ecc.) quelli legati all’occasione (san valentino, halloween, summer vibes, ecc.) e quelli delle community, soprattutto quelle ‘generose’, utilizzando sia l’italiano che l’inglese.
3 best tips da non dimenticare:
Secondo Marco Badiani:
- Valorizzazione di ciò che abbiamo intorno, "non ricevo visite, diventiamo noi dei visitatori";
- Come utilizzare bene il tempo, magari facendo un corso di smart photography;
- Mantenere una comunicazione dinamica tramite le stories di Instagram;
Secondo Elena Farinelli:
- Fare un piccolo video o una foto del momento, il silenzio non aiuta!
- Fare dirette live, anche su Instagram, magari intervistando il nostro chef;
- Per i più coraggiosi, fare dei Reels su Instagram con l'intento di mantenere il canale della comunicazione sempre aperto;
Allora la ricetta è quella di non scoraggiarsi, di guardare gli altri, non tanto con l’idea di copiare ma piuttosto con l’idea di prendere degli spunti; non limitarsi a descrivere il proprio ‘orto’ ma guardare intorno all'orto, perché sicuramente ci possono essere dei luoghi, delle piazze, degli aneddoti particolari da raccontare; tenere in considerazione lo storytelling, da sempre arma segreta del blogger (e adesso di tutti i social media) perché dietro ad una bella storia, c’è sempre una bella idea e soprattutto qualcosa che fa la differenza, cioè il mio punto di vista, le mie emozioni, il mio modo di raccontare, che danno valore all'intero progetto comunicativo perché sono contenuti semplici e autentici che le persone facilmente riconoscono e sentono propri.
Articolo by Alessandra Andreani
Alessandra Andreani
Alessandra Andreani - Progetti di Scrittura (coming soon)
Email: lasartoria48@gmail.com
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