Dal 28 giugno 2025 entrerà in vigore in tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/882, conosciuta come European Accessibility Act (EAA). Una scadenza che riguarda tutte le imprese che offrono servizi digitali, inclusi siti web, e-commerce, app mobili, piattaforme di e-learning e sistemi di pagamento elettronico.
Cos’è l’European Accessibility Act?
È una direttiva europea approvata nel 2019 con l’obiettivo di rimuovere le barriere digitali e rendere i servizi e i prodotti accessibili a tutti, in particolare alle persone con disabilità. L’EAA si basa sul principio dell’accessibilità universale: un diritto fondamentale sancito anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Chi è obbligato ad adeguarsi?
Tutti i soggetti che offrono servizi digitali al pubblico. In particolare:
- Aziende di e-commerce
- Banche e istituti di pagamento
- Fornitori di servizi di trasporto (es. vendita biglietti online)
- Editori digitali
- Fornitori di servizi audiovisivi
- Pubbliche amministrazioni (già obbligate dal 2016 con la Direttiva Web Accessibility)
- Università e Istituti di alta formazione
- Settore medico e farmaceutico
- Settore turismo e hospitality
Le microimprese (meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di fatturato) possono essere esentate, ma resta fortemente consigliato adeguarsi per garantire un'esperienza inclusiva e migliorare la reputazione aziendale.
Cosa prevede la legge per i siti web?
Il sito web deve essere accessibile secondo i principi WCAG 2.1 (livello AA), ovvero:
- Navigabile anche tramite tastiera (senza mouse)
- Compatibile con lettori di schermo per non vedenti
- Testi leggibili e contrastati
- Etichette chiare per i moduli (form)
- Alternative testuali per immagini e video
- Struttura semantica del codice HTML (header, nav, main, footer)
Inoltre, il sito dovrà fornire una dichiarazione di accessibilità e offrire un meccanismo per inviare segnalazioni in caso di problemi.
Cosa succede a chi non si adegua?
A partire dal 28 giugno 2025, le autorità competenti nei vari Paesi europei potranno:
- Effettuare controlli
- Imporre sanzioni e obblighi di adeguamento
- In alcuni casi, bloccare l’erogazione del servizio digitale
In Italia, l’ente di riferimento è l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che fornirà indicazioni pratiche e strumenti di monitoraggio.
Perché è un’opportunità (oltre che un obbligo)
Adeguare il proprio sito web all’EAA non è solo una questione legale, ma un investimento strategico:
- Rende il sito più usabile per tutti (anziani, utenti con disabilità temporanee, ecc.)
- Migliora l’indicizzazione SEO
- Dimostra attenzione alla responsabilità sociale
- Aumenta il bacino potenziale di clienti
Come il dotFlorence team può aiutarti
Come web agency, ti supportiamo in tutte le fasi dell’adeguamento:
- Analisi dello stato attuale del sito
- Interventi tecnici per la conformità WCAG 2.1
- Redazione della dichiarazione di accessibilità
- Formazione per il tuo team
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Articolo by dotFlorence Team