European Accessibility Act (EAA): perché adeguare il tuo sito web entro il 28 giugno 2025

Giugno 23, 2025
Dotflorence

Dal 28 giugno 2025 entrerà in vigore in tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2019/882, conosciuta come European Accessibility Act (EAA). Una scadenza che riguarda tutte le imprese che offrono servizi digitali, inclusi siti web, e-commerce, app mobili, piattaforme di e-learning e sistemi di pagamento elettronico.

Cos’è l’European Accessibility Act?

È una direttiva europea approvata nel 2019 con l’obiettivo di rimuovere le barriere digitali e rendere i servizi e i prodotti accessibili a tutti, in particolare alle persone con disabilità. L’EAA si basa sul principio dell’accessibilità universale: un diritto fondamentale sancito anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Chi è obbligato ad adeguarsi?

Tutti i soggetti che offrono servizi digitali al pubblico. In particolare:

  • Aziende di e-commerce
  • Banche e istituti di pagamento
  • Fornitori di servizi di trasporto (es. vendita biglietti online)
  • Editori digitali
  • Fornitori di servizi audiovisivi
  • Pubbliche amministrazioni (già obbligate dal 2016 con la Direttiva Web Accessibility)
  • Università e Istituti di alta formazione
  • Settore medico e farmaceutico
  • Settore turismo e hospitality

Le microimprese (meno di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di fatturato) possono essere esentate, ma resta fortemente consigliato adeguarsi per garantire un'esperienza inclusiva e migliorare la reputazione aziendale.

Cosa prevede la legge per i siti web?

Il sito web deve essere accessibile secondo i principi WCAG 2.1 (livello AA), ovvero:

  • Navigabile anche tramite tastiera (senza mouse)
  • Compatibile con lettori di schermo per non vedenti
  • Testi leggibili e contrastati
  • Etichette chiare per i moduli (form)
  • Alternative testuali per immagini e video
  • Struttura semantica del codice HTML (header, nav, main, footer)

Inoltre, il sito dovrà fornire una dichiarazione di accessibilità e offrire un meccanismo per inviare segnalazioni in caso di problemi.

Cosa succede a chi non si adegua?

A partire dal 28 giugno 2025, le autorità competenti nei vari Paesi europei potranno:

  • Effettuare controlli
  • Imporre sanzioni e obblighi di adeguamento
  • In alcuni casi, bloccare l’erogazione del servizio digitale

In Italia, l’ente di riferimento è l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che fornirà indicazioni pratiche e strumenti di monitoraggio.

Perché è un’opportunità (oltre che un obbligo)

Adeguare il proprio sito web all’EAA non è solo una questione legale, ma un investimento strategico:

  • Rende il sito più usabile per tutti (anziani, utenti con disabilità temporanee, ecc.)
  • Migliora l’indicizzazione SEO
  • Dimostra attenzione alla responsabilità sociale
  • Aumenta il bacino potenziale di clienti

Come il dotFlorence team può aiutarti

Come web agency, ti supportiamo in tutte le fasi dell’adeguamento:

  • Analisi dello stato attuale del sito
  • Interventi tecnici per la conformità WCAG 2.1
  • Redazione della dichiarazione di accessibilità
  • Formazione per il tuo team

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Articolo by dotFlorence Team