L’hanno già soprannominato «il Google del futuro», anche se per ora si conoscono pochi dettagli.
Ed è bastato il nome del suo fondatore per far fibrillare il popolo di Internet.
Perchè a capo del progetto chiamato «Volunia» c’è il veneto Massimo Marchiori, il padre dell’algoritmo «Hyper-Search» che sta alla base del motore di ricerca più famoso ed utilizzato del mondo occidentale (ricordiamoci che in Cina il motore numero 1 si chiama Baidu!)
Presto per dire se i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, avranno davvero un rivale tutto italiano. Di certo quello dell’informatico padovano si presenta come un sistema innovativo, in grado di rivoluzionare il rapporto con il web. «Non è come un Google migliorato del 20 per cento: vi dà una nuova prospettiva, una prospettiva totalmente diversa da quella che i motori di ricerca normali vi hanno finora dato », spiega Marchiori, che da tempo si è ritagliato un ruolo di primo piano nel mondo dell'Information Technology Internazionale.
Il tam tam in Rete è ancora sommesso ma il volume si sta alzando. Soprattutto dopo che Massimo Marchiori ha partecipato – da vero protagonista – alla festa romana per i 20 anni del Web. Il matematico di Padova – conosciuto come “l’inventore dell’algoritmo di Google”– sta per lanciare un nuovo motore di ricerca: Volunia, un progetto tutto italiano che si può già iniziare a scoprire a questo link.
"Il nome suona bene”, ci spiega Marchiori. “E poi ha le radici di “volo” e “luna”: la nostra voglia di volare veramente alto, di raggiungere un traguardo ambizioso e da sogno”. Poi c’è la fatica, e l’orgoglio, di fare una cosa grande in Italia. “Fossimo stati all’estero forse saremmo riusciti ad andare online un anno prima”.
Ma passate le difficoltà burocratiche, rimane la grande felicità di un progetto nato e cresciuto nel nostro Paese. Capitali italiani, sviluppatori per la maggior parte cresciuti all’università di Padova.
“Miei ex studenti, tutti soci a vario titolo dell’impresa”.
Con base operativa appunto nella città veneta. E i server in Sardegna.
Il motore di ricerca nuovo, e non per motivi temporali ma proprio inedito nel modo di sondare il Web, partirà entro le prime due settimane di dicembre (“senz’altro prima della fine dell’anno, perché vogliamo andare online nell’anno del 150° del nostro Paese”) in 12 lingue. Massimo Marchiori studia da anni la Rete semantica, un approccio di significato alla mole di informazioni presenti in Rete.
Perché la prossima rivoluzione è questa, dopo quella del Page Rank di Google a fine anni Novanta proprio sullo spunto di Hyper Search di Marchiori.
Bing.com di Microsoft ha provato a migliorare i risultati di ricerca restando però sulla stessa linea del colosso di Mountain View. E non riuscendo così a spostare la massa necessarie per infastidire davvero Google.
Ora dall’Italia arriva qualcosa di nuovo davvero: “Ma di più al momento non posso dire, mi scuso davvero…”, Massimo Marchiori non è solo un grande studioso (considerato da molti un genio) ma è anche un’ottima persona“
La versione beta è rigidamente su invito e questi arriveranno solo una settimana prima di partire sul serio. "Il fatto è che una realtà come Google, per fare un esempio, non ci mette niente a mettere 100 ingegneri a lavorare giorno e notte sulla nostra idea e a uscire prima di noi”.
Una prudenza che lascia davvero pensare al fatto che il progetto-Volunia vuole puntare in alto: “Guarda, io tendo a essere realistico. E rispondo sinceramente: se non avessi pensato che era una cosa grossa, in grado di competere con i big della ricerca online, non mi ci sarei mai messo”. L’idea di base è molto semplice, totalmente diversa dall’idea attuale dei motori di ricerca: “Se Google usa la clava, ecco noi opereremo con il fioretto. Emergeremo grazie alla differenza del nostro motore. E perché Volunia sarà davvero utile alla gente”.
Il motore è finito, come detto dopo 3 anni di duro lavoro – “E’ stato un impegno pazzesco….” -, ora si tratta solo di arrivare alla massa critica di tester selezionati nei vari Paesi (tra i 50 e i 100 mila), verificare che tutto vada bene, che il sistema risponda in modo corretto in tutte le lingue e regga fisicamente l’impatto delle richieste degli utenti. Poi Volunia andrà online.
E forse allora il Web potrebbe non essere più lo stesso.
E così il ruolo dell’Italia nell’economia digitale.
Grazie a Massimo Marchiori, il matematico che nel 1996 diede il via a quello che tuttora è il più grande fenomeno che la Rete abbia mai conosciuto: Google. “Ma l’idea di una vendetta non mi ha mai neanche sfiorato”, ride Marchiori. “Davvero. La realtà è che si tratta di un’idea così bella che sarebbe stato un peccato non riuscire a farla. E realizzarla ora è il momento giusto”.
Per scoprire Volunia e per provare a diventare tester cliccate qui:
https://launch.volunia.com/
Articolo Courtesy of Corriere.it:
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(Articolo ripreso da dotFlorence staff dal Corriere del Veneto)