La prima cosa che devi fare per progettare al meglio il tuo sito.
Avrai sentito sicuramente parlare di Search Intent, ovvero intento di ricerca: il motivo vero per cui viene cercato qualcosa su di un motore di ricerca. Ribaltando il punto di vista, il motivo vero per il quale devi essere visibile per le ricerche esplicite o latenti dei tuoi potenziali clienti.
Se vendi trapani al dettaglio, fatti trovare da chi deve fare un buco nel muro a casa sua! Lui cercherà 'trapani/o' quindi nel tuo content dovrai aver ben scritto 'ideale per fare qualsiasi lavoro di bricolage in casa', Google capirà che se vuole un trapano per casa ci deve fare per forza un buco ... cerchio chiuso.
Quando affini la tua query - ricerca - fino a trasformarla in keyphrase, dalla più semplice di 2/3 parole fino alla coda lunga di 6 parole (oltre statisticamente è raro andare), la tua intenzione sarà finalmente palese e Google avrà meno difficoltà a mostrarti le risposte più pertinenti.
Ma nel caso la tua query sia breve e il senso della ricerca sia confuso, o meglio suscettibile di interpretazione, Google procederà col mostrarti risultati misti che ‘potrebbero’ rispondere alle tue intenzioni di ricerca. Decide lui.
Ovviamente sta a te dargli tutti gli aiuti giusti! E capire l’Intento di Ricerca è fondamentale. Oggi imprescindibile.
Tieni ben presente per iniziare la tua keyword research che in ambito SEO le ricerche - che sono oltre 3,5 miliardi al giorno ... - vengono classificate in “gruppi di query“. Di seguito i principali.
- Informazionali: sono la maggioranza (ca. 80%) richiesta informazioni per futuro acquisto (o altro scopo), hanno traffico medio/basso, conversione bassa. La base. Non possono mancare! Es. “holiday apartment (in) florence italy”.
- Navigazionali: ricerche che contengono già nome prodotto/brand (Billboard), con traffico medio, conversione alta. Es. “nome/brand”.
- Transazionali: finalizzate ad un’azione (acquisto prodotto specifico, download, etc), hanno traffico medio/alto, conversione altissima. Long Tail! Es. “holiday apartment (in) florence italy .. For families .. With kids”. Attacca la Nicchia!
Da qua, con il supporto di Analytics, Search Console e altri strumenti di analisi come Semrush, puoi partire, senza tralasciare lo studio dei competitors, applicando la retroingeneria.
Però, non basta l’ottimizzazione delle keyword, occorre anche costruire una buona sottostruttura di relazioni tra entità (parole con significati latenti) e parole chiave on site, integrata con una buona ottimizzazione della presenza di entità correlate con links interni ed esterni.
Riassumendo senza una keyword research posta al primo posto fra le tue attività SEO pensi di poter progettare una struttura del sito performante? Ottimizzare gli url di ogni pagina? Ottimizzare le immagini con nomi e tag alt? Strutturare l'internal ed external linking? E andando avanti, creare un blog con articoli pillar, branding o inbound marketing? Creare un canale video correlato? E se hai un e-commerce, creare schede prodotto ottimizzate? Beh, ad ognuna di queste domande la risposta è NO!
Tieni sempre ben presente che per ottenere rilevanza ed autorevolezza è altresì basico approfondire quella specifica area di ricerca denominata SEO Semantica (che con gli ultimi Core Update di Google ha sempre più importanta, basta citare Bert) e scendendo ancor più nel difficile del LSI Latent semantic Indexing (cioè l'algoritmo che permette di comprendere una query anche se questa non è del tutto esplicita), base del Semantic Web & Concetto Latente.
In pratica: diverse entità concettualmente reali sono associate attraverso particolari istruzioni date ai motori di ricerca per correlarle tra loro. (contesto e contenuto - analisi relazioni tra i vari termini).
L’associazione può essere latente quando è presente “inconsciamente” nella persona che vuole esprimere un concetto o un desiderio ma non lo fa in maniera esplicita nella query di ricerca.
Grazie a tutto questo Google proverà ad anticipare le ‘intenzioni’ evolvendosi (metamorfosi ormai completata direi…) in motore di risposta! Dobbiamo fare in modo che i suoi tentativi includano noi nelle risposte! Perchè è ormai storia, oltre il 50% delle ricerche sono 'zero click searches' ovvero l'utente non arriva al vostro sito perchè il suo search intent è soddisfatto dalle 'risposte' del motore in SERP!

Quindi capite che se le risposte sono le tue magari non avrai più il traffico diretto di una volta ma contatti diretti (addirittura meglio no...?). Qua entra in gioco l'ottimizzazione dei tuoi tag Title e snippets. E Google My Business.

Per tutto questo occorre chiedere aiuto ad una buona Keyword Research con accurata scelta delle Keywords per le quali competere in SERP direttamente collegata al SEO CopyWriting, sempre aggiornata agli ultimi core update di Google! Se non ritieni di avere tempo e/o competenze chiedi aiuto ad un esperto, ad un'agenzia o a chi credi che ne sappia più di te, per farti indicare la 'retta via'!
Paolo Ramponi
dotFlorence Web Agency
Co-Founder Turismo Digitale
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