L'ottava intervista della nostra rubrica è dedicata ad una giovane coppia di imprenditori, Stefano e MillySuperhost su Airbnb, che per facilitare alcuni aspetti della locazione breve, hanno dato vita al progetto “guestamore”, una webapp, una specie di ibrido tra sito internet e app mobile (me l’hanno suggerita, eh!), dove offrono uno spazio online per presentare e descrivere la proprietà, ma non solo …
Ecco le loro risposte in forma integrale, buona lettura!
1. Presentatevi con le vostre generalità (nome cognome, età, luogo di nascita)
guest amoreStefano Sartoni, di Firenze, ingegnere e imprenditore nelle telecomunicazioni. Milagros Villalta, Perù, architetto e graphic designer.
2. Presentate la vostra impresa/struttura/missione/ecc.
Siamo una start up appena costituita, guestamore, che si occupa di comunicazione e servizi legati all’ospitalità extra-alberghiera.
Offriamo agli host uno spazio online per presentare e descrivere la proprietà ai futuri ospiti, per fornire loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno durante il soggiorno: dal check in, alle istruzioni per elettrodomestici fino ai suggerimenti per i ristoranti e le attività dell’area circostante.
3. Come funziona il servizio?
guest amoreDopo l’iscrizione al servizio, che abbiamo reso gratuito e senza impegno fino al 2021, l’host ha a disposizione esempi già compilati, librerie di immagini, testi e un editor per modificare e personalizzare le informazioni, i colori, le immagini, ha la possibilità di inserire video, link, luoghi sulle mappe; quando è pronto, si può pubblicare online e guest amorecondividerlo con gli ospiti tramite un link dedicato. L’ospite lo fruirà online dal telefono come un sito web, senza uso di app. La personalizzazione e l’utilizzo di contenuti grafici sono gli elementi distintivi del servizio.
Per i contenuti e la grafica ci siamo concentrati su Firenze, ma stiamo già realizzando le grafiche dedicate ad altre città.
4. A proposito di contenuti, ne avete creati alcuni relativi alla situazione Covid?
Certo. Lo spirito del nostro servizio è proprio quello di aiutare l’host nel suo lavoro di accoglienza; quindi ora che c’è l’esigenza di rassicurare gli ospiti in merito alle procedure di disinfezione, pulizia, protocolli e stiamo creando una sezione speciale del template di esempio, con immagini e testi dedicati.
5. Il vostro progetto ha subito modifiche a causa del Covid?
Il nostro servizio si rivolge al mondo del turismo ed è appena stato lanciato; abbiamo già una guestamoredecina tra privati, B&B e property manager che lo hanno adottato. La necessità del distanziamento sociale ha messo in crisi il settore e questo non ci ha agevolato, ma sta crescendo l’esigenza di avere servizi online che consentano la gestione degli ospiti a distanza, con meno contatti diretti, e questo, in un’ottica imprenditoriale, potrebbe invece avvantaggiarci.
Siamo comunque ottimisti e determinati ad andare avanti col progetto, come lo sono molti hosts e aziende, che abbiamo avuto l'occasione di sentire in questo periodo. Ed è per questo che scommettiamo sulla ripresa del settore: il servizio era proposto con una formula in abbonamento (per un anno) e, invece, abbiamo deciso di renderlo gratuito almeno fino a maggio 2021, senza nessun tipo di vincolo; dopo gli hosts saranno liberi di decidere se continuare o meno con la webapp.
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Giancarlo Carniani - Arresti Domiciliari

"Arresti Domiciliari" - La trasmissione radiofonica di Giancarlo Carniani durante il lockdown 2020


Giancarlo Carniani, general manager di To Florence Hotels  è una vera e propria leggenda del mondo alberghiero fiorentino (e Italiano) e - grazie al suo approccio aperto e curioso verso tutte le innovazioni in campo tecnologico e digitale - è uno dei massimi esperti mondiali del settore del turismo e dell'hospitality.
In queste ultime settimane il Direttore Giancarlo Carniani si è presentato al pubblico del web nella sorprendente veste di Dj (tra l'altro di razza, diciamolo!) e con le sue dirette radiofoniche (registrate dai locali vuoti del suo Plaza Hotel Lucchesi) ha sorpreso tutti rendendo più lievi, divertenti e interessanti le lunghe serate del lockdown 2020.
Una sorpresa talmente piacevole che in occasione del nostro webinar di giovedì prossimo proveremo a convincerlo a continuare! (sicuramente ha già promesso che appena l'hotel riaprirà farà una diretta dalla terrazza dello splendido Plaza Hotel Lucchesi - evento imperdibile!).
Ma torniamo al Carniani classico, ovvero il Direttore d'Albergo innovativo e visionario che tutti noi conosciamo.
Negli ultimi anni abbiamo letto molti articoli e approfondimenti sul vasto tema dell’hospitality ma dobbiamo confessare che abbiamo ancora oggi ben impresso nella mente proprio un articolo di Giancarlo Carniani pubblicato  in OfficinaTuristica.com nel Dicembre  2016  in occasione del lancio internazionale di Airbnb Experience nel Novembre 2016 .
Queste le sue parole:

"Io c’ero al loro evento di Los Angeles. Una kermesse in pieno stile new economy con tanto di ospiti VIP (Ashton Kutcher, Gwynet Paltrow) e concerti (Maroon 5), e con una presentazione delle nuove ‘Experiences’ di Brian Chensky figlia diretta (anche troppo) della presentazione dell’Iphone nel 2007 di Steve Jobs.
Non so se, come dicono, riusciranno a cambiare il mondo, di sicuro stanno però spingendo il mio di mondi (quello dell’hotellerie) a scuotersi dal torpore in cui è stato per molto tempo."

Con questo suo articolo Giancarlo Carniani aveva l’obiettivo di “risvegliare” la categoria degli ‘albergatori’ dal loro decennale torpore, conseguenza diretta di gloriosi decenni di crescita ininterrotta.
Carniani invitava tutti a valutare in modo costruttivo e propositivo il discorso di Brian Chensky (CEO di Airbnb) sul cosiddetto “modello Airbnb”.

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Torniamo fuori città, per la precisione 20 km da Firenze e 40 km da Siena, per andare a fare due chiacchiere con la nona protagonista della nostra rubrica: Laura Rontani, imprenditrice e proprietaria di Ancora del Chianti Bed & Breakfast e Art Yoga Retreat in Tuscany ma non solo ….
Ecco le risposte di Laura in forma integrale, buona lettura!
Ancora del Chianti1. Presentati con le tue generalità (nome cognome, età, luogo di nascita)
Laura Rontani nata a Firenze 49 anni fa e ho vissuto nell’immediata periferia fiorentina in campagna, prima di trasferirmi in città dopo gli studi.
2.Presenta la tua impresa/struttura/missione/ecc.
L’Ancora del Chianti nasce 20 anni fa quando dalla città mi trasferisco in campagna sulle colline intorno a Greve in Chianti insieme al mio compagno. La proprietà e i campi erano abbandonati da diversi anni: così da subito ci dedichiamo alla ristrutturazione della casa principale, l’oliveta e alla vigna con grande energia ad entusiasmo. Una volta pronti con le prime camere, il progetto è passato completamente nelle mie mani mentre il mio compagno intraprende un suo percorso lavorativo al di fuori dell’azienda legato a sviluppo locale e sostenibilità ambientale e cura la vigna e l’oliveta nel tempo libero.
Nel tempo, insieme all’arrivo di 2 pargoli, sono stati riconvertiti anche i 2 fienili e realizzato il giardino: adesso il bed & breakfast dispone di 8 camere totali con una sala per eventi, meeting, soggiorni d’arte e ritiri yoga e…. in famiglia siamo in 4: un bel correre!!! In questi 20 anni, tanti ospiti da tutto il mondo sono venuti a trovarci e molti di loro tornano ogni anno. Per loro e per la nostra famiglia abbiamo voluto creare un ambiente accogliente e semplice dove vivere un’esperienza serena, scoprire le bellezze del territorio, seguire le proprie passioni, rigenerarsi e ritrovare se stessi nella natura e nel silenzio.
3.Perché hai deciso di fare questo lavoro?
Tutta colpa (o merito) di una vacanza in un paese lontano...Da sempre ho coltivato la passione per l’ospitalità, i viaggi e le lingue straniere ma mai avrei immaginato che tutto questo potesse diventare un lavoro! Già dal 1992 ho avuto la possibilità di viaggiare spesso grazie a scambi casa e scambi ospitalità – campionessa di sharing economy della prima ora! - poi con una laurea in economia e commercio e 4 lingue, inizio il mio percorso lavorativo prima nel commerciale estero della Richard Ginori e poi nelle vendite di un hotel 5 stelle lusso di Firenze.
Ancora del ChiantiMa è durante un viaggio zaino in spalla in un paese esotico che mi ritrovo a proporre al mio compagno una pazzia: mollare tutto e iniziare un’avventura insieme in campagna, stravolgendo completamente le nostre abitudini cittadine e soprattutto per me anche lavorative - dalle stelle alle stalle sul serio! – per dedicarmi a una attività tutta mia che permettesse di restare in contatto con una dimensione internazionale, vicina ai nostri valori di accoglienza e autenticità, dove poter esprimere e condividere le nostre passioni: natura, arte, sostenibilità.
4.Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?
Ci sono tanti aspetti che mi piacciono del mio lavoro......innanzitutto il rapporto con l’ospite – dal primo contatto mail o telefonico al ...suo ritorno all’Ancora, la parte creativa – la ricerca continua di ciò che può migliorare l’attuale spinge a entrare in contatto con mondi nuovi e imparare nuove abilità - e la possibilità di trascorrere momenti speciali di condivisione - soprattutto da quando abbiamo la sala e ospitiamo gruppi che soggiornano per corsi intensivi di pittura, meditazione, yoga, etc. ho spesso il piacere di dipingere o partecipare alla pratica mattutina insieme a loro: momenti davvero gratificanti di autentica condivisione.
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Questa nuova rubrica, iniziata a metà aprile, ha già fatto un bel percorso e tramite essa sono cresciuta sia a livello umano sia a livello creativo. Ascoltare gli altri, cercare di interpretare il senso delle loro parole, suggerire un'espressione o un'immagine è un'esperienza bella e appagante e ho deciso, unitamente al board di dotFlorence e Turismo Digitale, di allargare il panorama dei protagonisti a cui offrire la possibilità di un'intervista. In questa ricerca mi sono imbattuta in Matteo Gazzarri, Creative Art Director di Riprese Firenze e woodcraft master!
Leggere le risposte di Matteo ti permette non solo di scoprire un mondo davvero affascinante come quello di creare contenuti visual per brand, aziende e privati ma di imparare qualcosa di fondamentale come le fasi che precedono un processo creativo.
Ma andiamo a scoprire di più su Matteo e sulla crew di Riprese Firenze!
Riprese Firenze1. Ciao Matteo, iniziamo dalle formalità, ti presenti?
Ciao, io sono Matte, o Gazza se preferite, in pochi usano il mio nome di battesimo completo, neanche mia mamma. Ho 35 anni e una grande passione per la comunicazione e le storie, non solo come oggetti del pensiero con cui raccontiamo fatti ma come strutture attraverso le quali interpretiamo la realtà. Lavorativamente sono stato tante cose: un giornalista radiofonico, un tecnico delle luci in teatro, un regista di eventi live e ovviamente un filmmaker. Oggi sono un Creative Art Director, mi occupo di creatività e impostazione visiva di progetti di comunicazione, soprattutto in ambito video. Come Hobby suono l’ukulele e faccio cucchiai di legno, ma questa è un’altra storia.
2. Ho visto il vostro sito, spiato in tutti gli angoli e letto il blog, ma vorrei che ci raccontassi tu come nasce il progetto Studio Riprese Firenze …
Sono entrato a far parte dello studio accogliendo l’offerta di Niccolò Di Vito, socio e “partner in crime” di molte avventure.
Nasciamo come molte altre società ma credo sia più importante provare a spiegarti il “perché” più del come. Siamo entrambi ossessionati dalla comunicazione video e convinti che il video è, oggi più che mai, lo strumento con il quale raccontare storie, di ogni tipo, ma anche e soprattutto per il business. Il nostro credo è sempre stato quello di fare video utili, creare cioè prodotti comunicativi che servano al cliente che ce li commissiona per migliorare il suo dialogo con il proprio pubblico di riferimento (e in ultima analisi con i suoi clienti). Siamo partiti in 2, ora siamo in 6, domani speriamo di conquistare il mondo a colpi di creatività.
3. Per scaldarci un po’ prima di entrare nel vivo dei video e della costruzione delle vostre “storie” vorrei sapere quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro e quelli, se ci sono, che ti piacciono di meno?
Sono un indomabile curioso e mi annoio facilmente, il mio lavoro ha di bello che mi aiuta in entrambi gli aspetti. Mi dà l’opportunità di conoscere tante persone, tanti luoghi e di ascoltare tante storie, di confrontarmi con molte e diverse esigenze di comunicazione, problemi o obiettivi a cui cercare di dare risposte. É difficile annoiarsi facendo tutto questo.
Una parte che mi piace meno è che servono tante energie, lucidità, prontezza di pensiero ma anche di azione, come ad esempio sul set. Il nostro lavoro è per buona parte risoluzione di problemi e imprevisti. Non ti nego che a volte mi piacerebbe stancarmi un po’ meno, ma se ci tieni è difficile staccarsi una volta che sei in ballo, è un prezzo da pagare.
4. Quali sono gli step fondamentali per costruire un progetto di comunicazione video?
E’ una domanda con un respiro davvero ampio, provo con un breve decalogo:
Ascolto: bisogna capire cosa vuole chi hai davanti, le sue richieste, i suoi obiettivi.
Analisi: capire la storia del tuo cliente, la sua unicità o quella del suo progetto o prodotto
Studio: cosa c’è già nel mondo della comunicazione di simile, cosa ha successo, perché. Dove deve posizionarsi il progetto, online? su quali social? offline? in una fiera? per la comunicazione interna di un’azienda?
Creatività: per noi sempre un mix di verticale e orizzontale, nel team qualcuno lancia un’idea, insieme la sviluppiamo. Ci sono molti modi per farlo ma non posso rivelarti la ricetta 🙂
Progettazione: significa mettere su carta il progetto, qualsiasi idea, campagna video o fotografica deve funzionare ancora prima di essere realizzata. Deve farti dire “wow” e possibilmente non “è proprio quello che mi aspettavo” ma piuttosto “a questo non avevo pensato”.
Da qui in poi c’è la produzione fatta di tante bellissime parole inglesi mutuate dal cinema: Storyboarding, scouting location, casting, styling e poi finalmente lo shooting. A volte siamo in 4 a volte in 20, anche questa variabile è divertente, non esiste uno standard di produzione, ogni progetto è diverso.
5. Collaborando con una web agency so che è assolutamente fondamentale il rapporto che si crea con il cliente per riuscire a realizzare un sito che rappresenti al meglio la vision dell’azienda, le foto e le immagini hanno un ruolo fondamentale ma da sole non sono sufficienti. Nella creazione di uno spot le immagini vanno accompagnate dai contenuti testuali, da una voce narrante, dalla scelta di brani musicali e da una regia che metta insieme tutti gli elementi al fine di creare un vero e proprio film breve... Quanto influisce il rapporto con il cliente per la buona riuscita di un video e quanto pesano la vostra creatività, la vostra esperienza personale e la vostra sensibilità?
Sono tutti fattori che hanno il proprio peso; nel portare avanti quegli step che ti dicevo sopra cerchiamo di creare un rapporto con il cliente, da parte nostra c’è ascolto, da parte sua speriamo fiducia. Anche qui si parla di un rapporto che prima di tutto è umano quindi sensibilità ed esperienza sono importanti. Spesso quando si affronta un progetto di comunicazione i clienti non sanno quello che vogliono, o vogliono troppe cose, o vogliono cose che per esperienza sappiamo che non funzioneranno, ma noi non portiamo “la verità” portiamo la nostra visione, se diventi nostro cliente vuol dire che questa visione creativa ti ha convinto, quindi siamo già un passo avanti.
6. Parliamo del video che ha fatto sognare un po’ tutti e ha rappresentato un fantastico esempio di content marketing in tempo di crisi. Mi racconti com’è nata questa bellissima idea?
To Humans from Florence è un progetto a cui tengo molto, perché è quella che chiamerei una creatività libera, è una cosa che come singolo e come studio abbiamo deciso di fare perchè ci credevamo e lo volevamo fare per noi e per la città in cui viviamo e che amiamo (non a caso la portiamo anche nel nostro nome).
L’idea è nata mettendo insieme tante piccole intuizioni. Il lockdown era una situazione senza precedenti, ci costringeva a vivere chiusi in casa, ad abbandonare le nostre città, le piazze del nostro bel paese erano deserte, vuote, silenziose. Ma questo lo vedevano e lo raccontavano già tutti. Ho iniziato a chiedermi se Firenze era davvero deserta, se qualcuno era rimasto in queste piazze vuote.
E’ qui che sono arrivate le statue. Abbiamo deciso di provare a cambiare punto di vista, se noi abbiamo abbandonato la città abbiamo abbandonato anche David, Biancone, Perseo, li abbiamo lasciati soli. Chissà che cosa penseranno? Come vivono questo momento? gli manchiamo? Loro che vivono un tempo diverso dal nostro e ne hanno viste tante che cosa possono o vogliono dirci?
Il video è la risposta a tutte queste domande, oltre che una dedica alla bellezza sconfinata di Firenze.
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Continua il percorso delle interviste "extra-community" e la prossima protagonista è Gabriella Ganugi 'la bambina che contava le formiche' e Presidente di FUA-AUF, Istituto di Istruzione Superiore che accoglie ogni anno - nelle sue 7 sedi dislocate nel centro storico di Firenze - migliaia di studenti provenienti dagli Stati Uniti (ma anche da oltre 40 paesi del mondo). FUA-AUF è uno degli Istituti internazionali presenti a Firenze di maggior successo, per questo motivo ho ritenuto importante organizzare un’intervista con la sua Presidente (e fondatrice!) per permettere a tutti di conoscere questo modello vincente di istruzione superiore radicato nel cuore della nostra città.
Ecco le sue risposte in forma integrale, buona lettura!
1. FUA-AUF Quando è iniziata questa avventura?
Sono trentacinque anni che mi occupo di international education. Ho lavorato come Resident Director per un college americano negli anni '80. Negli anni '90 ho lavorato per una scuola di lingua e in 12 anni l’ho trasformata in un college.
Nel 1997 ho fondato Apicius International School of Hospitality, la prima istituzione accademica superiore di Hospitality Management in Italia. Offrivamo corsi di uno, due e tre anni e poco study abroad.
Nel 2004 ho fondato FUA-AUF per ragioni soprattutto curricolari e dopo pochi anni Apicius e FUA si sono fusi in un’unica istituzione accademica. FUA-AUF adesso ha 9 scuole, incluso quella di Hospitality.
2. MISSION: Enriching students through Cultural Integration, Community Engagement, and Experiential Learning. Ci puoi spiegare il significato della mission di FUA-AUF?FUA AUF
L’integrazione con la cultura locale e il coinvolgimento degli studenti internazionali con la comunità sono il nostro obiettivo. Abbiamo creato ed elaborato un sistema di istruzione esperienziale basato su entità non profit: i CEMI, Community Engagement Member Institutions. I CEMI sono le vetrine di FUA-AUF nella città, dei veri e propri laboratori didattici, delle aule aperte al pubblico.
Abbiamo un ristorante, una pasticceria, una SPA, una struttura ricettiva, una casa editrice, un negozio di moda, due gallerie d’arte, un laboratorio interattivo per giovani imprenditori. Sono tutti non-profit e raccolti dalla fondazione Palazzi.
Con il nostro modello gli studenti imparano velocemente conoscenze/competenze senza la classica divisione aula-lavoro e i risultati sono eccellenti. Il nostro metodo è efficace anche con studenti con learning disabilities e i learning outcomes sono altissimi rispetto alle metodologie tradizionali.
FUA AUF3. Quali sono i numeri di FUA-AUF: quante università coinvolte, quanti studenti, quanti programmi in un anno prima del coronavirus?
Abbiamo accordi con più di 140 università nel mondo. Riceviamo circa 4000 studenti all’anno da oltre 40 paesi diversi.
4. Perché Firenze è una città così attrattiva per il mondo “Study Abroad”?
Perché è iconica, rappresenta l’Italia, l’arte, lo stile di vita dell’immaginario internazionale e allo stesso tempo è piccola, sicura, amica.
5. Laurearsi alla FUA-AUF vuol dire avere una laurea riconosciuta?
Si, la laurea FUA-AUF è riconosciuta negli USA attraverso un accordo con una partner university. Non solo, tutti i corsi FUA-AUF (oltre 500 in catalogo) ricevono crediti statunitensi.
D’altra parte il riconoscimento è solo un accessorio. C’è la reputazione, la chiara fama, che non ha necessità di riconoscimento. Senza voler azzardare paragoni illustri, vorrei menzionare l’esempio di Oxford University, università di fama mondiale che non ha alcun accreditamento.
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Next up for our guest interviews is Gabriella Ganugi, "the girl who counted ants" and President of FUA-AUF, an institution of higher learning that welcomes thousands of students from over 40 countries worldwide to its campus network of 7 locations in the historic center of Florence. FUA-AUF is one of the most successful international institutions in Florence, and for this reason I believe it is important to interview its President (and founder) and allow everyone to discover its leading educational model rooted in the heart of our city.
See below for the full interview and happy reading!
1. When did the FUA-AUF journey begin?
I’ve been in international education for 35 years. I worked as a resident director for an American college in the 80s. In the 90s I worked for a language school that I transformed into a college in just 12 years. In 1997 I founded Apicius International School of Hospitality, the first academic institution of hospitality at the higher education level in Italy. We offered 1, 2, and 3-year programs with few study abroad programs. In 2004 I founded FUA-AUF for reasons related to curriculum expansion and a few years later Apicius and FUA were merged into a single institution. FUA-AUF currently has 9 schools (academic divisions) including hospitality.
2. MISSION: Enriching students through Cultural Integration, Community Engagement, and Experiential Learning. Can you tell us more about the FUA-AUF mission statement?FUA AUF
Integration with the local culture and the engagement of international students within the community are at the core of our mission. We created and elaborated an experiential learning model based on non-profit entities: our CEMI, Community Engagement Member Institutions, which act as FUA-AUF’s windows to the city, a series of creative learning labs that are open to the public.
We have a restaurant, pastry shop, spa, guest apartments, campus press, two visual arts galleries, and a startup lab for young entrepreneurs. They are all non-profit and gathered under the Palazzi Foundation. Through our model, students rapidly acquire knowledge and competencies without the traditional barrier between classroom and professional experience, and the results are excellent. Our method is also effective for students with learning disabilities, and the overall learning outcomes are superior compared to traditional methodologies.
FUA AUF3. What were the numbers at FUA-AUF prior to Covid-19? Partner universities, students, programs?
We are affiliated with over 140 universities worldwide, and host approximately 4000 students per academic year from over 40 countries.
4. Why is Florence such an attractive study abroad destination?
Because it’s iconic and seen throughout the world as being representative of Italy, art, and lifestyle. At the same time Florence is small, safe, and friendly.
5. Does graduating from FUA-AUF signify obtaining a recognized degree?
Yes, our dual degree program in collaboration with a US partner university grants an accredited degree. Furthermore, all FUA-AUF courses (over 500 in the academic catalog) grant US credits. On the other hand, recognition is also a mere accessory. The reputation and distinction speak for themselves. It’s not my intention to compare with such a prestigious institution but it is worth mentioning Oxford, a world-renowned university that isn’t accredited.
6. What have been the greatest difficulties you’ve encountered as an entrepreneur?FUA AUF
Being a woman definitely didn’t help, especially at the beginning. When I requested bank loans for investments, I was always asked if I had a “father or husband who could guarantee” for me.
The other difficulty is operating in Italy and Florence. Those who are successful are rarely appreciated in Italy. We’re invisible, with no support from the city, region, or country. We bring 4,000 students to the city each year and provide countless jobs. Our students generate collateral benefits for the entire city. I’m not referring to financial support, I’ve never utilized public funds my entire life. What I mean is visibility, recognition, opinions, and collaborations. We’ve received many prestigious awards as an academic institution. I’ve personally received awards in locations abroad for my endeavors in international education. And yet my own city has yet to invite me to seminars on study abroad, which seems to have just been discovered in Florence when in reality it’s been around for 50 years.
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E siamo a 10! La decima protagonista della nostra rubrica è Ulrike Essex, world traveller e proprietaria dello splendido Relais & Maison Grand Tour che al suo interno ospita un teatro, sì proprio un piccolo teatro! Cittadina del mondo, Ulrike è una grande imprenditrice, coraggiosa e dinamica con le idee chiare e la valigia sempre pronta!
Ecco le sue risposte in forma integrale, buona lettura!
Relais Grand tour1. Come sempre inizio chiedendo alle persone di presentarsi in modo 'anagrafico'...
Mi chiamo Ulrike Essex, ho 55 anni e provengo dalla Germania dove sono nata e cresciuta. Mi sono trasferita negli Stati Uniti negli anni ’80 e ho creato una famiglia. I miei ragazzi vivono ancora lì oggi. Nel 2018 mi sono trasferita a Firenze.
2. Parli Inglese, Tedesco e Italiano ma qual è la tua lingua ‘interiore’?
Sono un linguista e ho fatto traduzioni per molti anni in tedesco e in inglese. Ho imparato l'italiano da giovane, ma poi l'ho dimenticato per lo più fino a quando non mi sono trasferita di nuovo in Italia.
Ho avuto la possibilità di ascoltare lo spagnolo per molto tempo e lo parlo anche un po'. Durante il liceo ho studiavo lingue e ho fatto 5 anni di francese e 4 anni di latino ... la mia "lingua interiore" si evolve continuamente - in questo momento è l'inglese dopo aver vissuto lì per 32 anni. Ma ultimamente ho notato che ho iniziato a pensare in italiano. La 'conversione' sta avvenendo 🙂
3. Quando hai iniziato la tua avventura imprenditoriale a Firenze?
Sono stata un’imprenditrice per gran parte della mia vita. Nel 2017 un mio amico di Firenze mi ha suggerito l'acquisto del posto che possiedo oggi. Era tempo di reinventarmi ancora una volta con questa nuova occasione.
4. Perché hai scelto Firenze?
La mia storia con l'Italia inizia giovanissima, 20 anni di viaggi in Toscana per trascorrere tutte le mie vacanze dai 2 ai 21 anni, e questo mi ha portato a comprare proprio qui e a stabilirmi qui. L'Italia per me è come una seconda Patria, da sempre. I miei genitori adoravano l'Italia e abbiamo trascorso tutte le vacanze estive e pasquali qui sulla costa vicino a Marina di Bibbona. Nel 2013 ho ricontattato i miei cari amici a Firenze (da oltre 40 anni) e il resto è storia.
5. Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato come imprenditrice?
- Ho sempre saputo che l'Italia ha radici molto "scioviniste" - a volte molto frustranti, ma ci sono riuscita.
- Ho vissuto 32 anni negli Stati Uniti e possedevo diverse aziende, ma la quantità di burocrazia e fiscalità che incontro qui è inaudita.
- Sembra che nulla possa essere fatto senza spendere soldi in un notaio o un avvocato.
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The tenth protagonist of our column is Ulrike Essex, world traveler and owner of the amazing Relais & Maison Grand Tour which houses a theater inside, yes a real theater! Citizen of the world, Ulrike is a great entrepreneur, courageous and dynamic with clear ideas and a suitcase always ready!
See below for the full interview and happy reading!
1. Could you introduce yourself (name, age, origin)?
My name is Ulrike Essex, I am in my fifties, originally from Germany, born and raised. I moved to the United States in the 1980's and started a family. My children live there still today. In 2018 I moved to Florence.
2. You speak English, German, Italian but what is your ‘inner’ language?
I am a linguist and have done translations for many years for German and English. I learned Italian as a young woman but then forgot most of it until I moved to Italy. I have been exposed to Spanish for a long time and speak a little. I took lessons in High School speaking 5 years of French and 4 years of Latin…my "Inner language" evolves all the time - right now it is English after living there for 32 years. But lately I have noticed I started thinking in Italian. Immersion is taking place 🙂
3. When did your “entrepreneurial adventure” in Florence begin?
I have been an entrepreneur most of my adult life. In 2017 a friend of mine from Florence suggested the purchase of the place I own today. It was time to reinvent myself once more.
4. Why have you chosen Florence?
My history with Italy is 20 years of traveling to Tuscany for all my vacations from 2 years old to 21, and it led me to buy here and settle here. It felt like a 2nd home. My parents loved Italy and we spent every Easter and Summer vacation here at the coast close to Marina di Bibbona. In 2013 I reconnected with dear friends in Florence from 40 years ago and the rest Is history.
5. What have been the greatest difficulties you’ve encountered as an entrepreneur?
* I have always known that Italy has very "chauvinistic" roots - Very frustrating at times but I have managed.
* I lived 32 years In the US and owned several businesses but the amount of bureaucracy and taxation I encounter here is unheard of.
* It seems that nothing can be done without spending money at a "notaio" or an "avvocato"
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Per le nostre interviste extra-community facciamo oggi due chiacchiere con Federico Bonechi, Manager di Your Place in Florence e ‘partner in crime’ per tante lezioni agli studenti di FUA-AUF e non solo! Nella gestione dei tre Palazzi che costituiscono YPIF (your place in Florence) cioè Palazzo Belfiore, Palazzo San Niccolò e Palazzo del Moro, Federico promuove un concetto di accoglienza a 360°, dall'ospitalità alla creazione di experience ad hoc, da offrire ai propri guests.
Ecco le sue risposte in forma integrale, buona lettura!
Your Place in Florence1) Come sempre iniziamo con una presentazione anagrafica per inquadrare il nostro ospite.
Salve a tutti. Mi chiamo Federico Bonechi, nato e cresciuto a Firenze, e rappresento la società Your Place in Florence e dal giugno 2013 ci occupiamo di accoglienza ed ospitalità.
2) Ci parli della gestione dei Palazzi, quali sono e le caratteristiche peculiari di ciascuno.
Abbiamo la possibilità di accogliere i nostri ospiti in camere da letto matrimoniali o letti singoli, appartamenti con angolo cottura e appartamenti con più camere da letto e cucina.
La nostra filosofia è quella di concentrarsi sulle esigenze e sulla fiducia dei nostri ospiti.
Le tre Residenze si trovano tutte nel centro storico della città di Firenze, in particolare due sono nel cosiddetto Oltrarno, Palazzo Belfiore e Palazzo San Niccolò, ed il terzo si trova appena attraversato il Ponte alla Carraia in Via del Moro.
PALAZZO BELFIORE
La nostra nuova attività di accoglienza inizia nel giugno del 2013 con la gestione del Palazzo Belfiore, già Palazzo dei Velluti o Palazzo dei 4 Leoni. Un tempo era la residenza della famiglia your place in FlorenceVelluti del XIV secolo, si trova a breve distanza a piedi da Ponte Vecchio, Palazzo Pitti e Piazza Santo Spirito, dietro Piazza della Passera. Palazzo Belfiore è composto da 7 appartamenti suddiviso in 3 piani, due appartamenti per piano ed il settimo al terzo piano. Ciascuno dei sette appartamenti di Palazzo Belfiore è stato recentemente restaurato con particolare attenzione ai loro dettagli architettonici originali.
Ogni appartamento è fornito di cucina 4 fuochi completamente attrezzata e camere da letto ampie ed accoglienti con arredo tipico fiorentino ed hanno tutti doppi bagni tranne un appartamento a piano terra. Ogni appartamento è denominato con i personaggi storici della Firenze Medicea, Bianca Cappello e Francesco de’ Medici, Clarice e Lorenzo il Magnifico, Cosimo il Vecchio e Leone x e per ultima ma non meno importante Caterina de’ Medici.

PALAZZO DI SAN NICCOLO
your place in FlorenceAd aprile 2017 abbiamo aperto la seconda Residenza sempre in Oltrarno nel rione San Niccolò. Nascosto dietro le mura storiche della città, il nostro Palazzo San Niccolò offre un'oasi lussureggiante dove è possibile fare una pausa e rilassarsi dai rumori della città, il luogo perfetto per riposarsi dopo un lungo viaggio o una giornata di lavoro. Con ventiquattro unità di varie dimensioni (suddiviso in 8 camere da letto 14 appartamenti), possiamo proporre varie soluzioni, anche unendo due appartamenti per offrire a famiglia o amici più spazio quando necessario.

Palazzo San Niccolò è anche il luogo perfetto per celebrare un evento, che si tratti di una festa privata, un matrimonio o una conferenza. La nostra "Lounge" e "Salon" possono fornire uno sfondo perfetto e possiamo prenderci cura delle vostre esigenze di catering e decorazione. Tutti gli appartamenti e le camere sono denominati con riferimenti alle famiglie fiorentini e luoghi tipici del rione San Niccolò.

PALAZZO DEL MORO
L'ultima Residenza aggiunta a Your Place a Firenze (ottobre 2018) è Palazzo del Moro, che è composto da 5 lussuosi appartamenti. Combina lusso, eleganza senza tempo e stile contemporaneo per circondarti di un ambiente esclusivo e intimo. Squisitamente arredati dal lussuoso negozio di arredamento fiorentino di fama mondiale, FLAIR, questi cinque appartamenti includono i migliori comfort combinati con ogni comfort moderno. Gli appartamenti sono denominati con il numero da 1 a 5 con riferimento del colore ad hoc, Ardesia, Blu, Avorio, Turchese e Perla.
3) Quando nasce YPIF?
L'idea di YPIF nasce a fine 2017 con la gestione dei primi due Palazzi che ha portato your place in Florencenecessariamente ad una riunificazione e condivisione delle attività. A gennaio 2018 siamo andati a New York alla fiera mondiale del turismo, New York Time Travel Show, a presentare la nostra nuova idea di YPIF che riuniva attività di accoglienza e organizzazione e gestione di experiences.
4) Quali sono gli aspetti che ti piacciono di più del tuo lavoro?
Fin dall'inizio di questa nuova attività ho trovato il rapporto umano il fattore più importante. Il momento dell'accoglienza, nonché quello che lo procede durante l'offerta e l'organizzazione dell'arrivo, riassumono in poco tempo tutta l'operatività del nostro lavoro dalla pulizia alle informazioni, dall'arredamento degli appartamenti alla loro organizzazione interna.
Ancora oggi questo nuovo lavoro mi diverte e mi dà soddisfazioni sia con gli ospiti che personali.
5) Quali sono gli aspetti che ti piacciono di meno?
Al momento non ci sono motivi per cui non debba piacermi il mio lavoro, forse l'unico aspetto è quello di non avere un orario preciso ed il fine settimana è quasi sempre un momento molto impegnativo, ma ci organizziamo per tempo in modo da avere almeno un fine settimana a testa libero al mese e poi lavorare il sabato e la domenica ha anche i suoi pro…le persone sono più rilassate e c’è meno traffico ?
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